{"id":204,"date":"2018-10-03T15:46:44","date_gmt":"2018-10-03T13:46:44","guid":{"rendered":"https:\/\/www.project-ares.com\/?p=204"},"modified":"2020-08-21T12:10:20","modified_gmt":"2020-08-21T10:10:20","slug":"kader-kam","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.project-ares.com\/blogs\/testimonials\/kader-kam\/","title":{"rendered":"Kader Kam"},"content":{"rendered":"\n

Dunker Professionista<\/h3>\n\n\n\n

La guerra di Kam inizia tanto tempo fa, ancor prima del suo arrivo in Italia.<\/p>\n\n\n\n

A sentirlo parlare, non diresti che \u00e8 qua nello stivale da meno di una decina d\u2019anni, dopo essere nato e cresciuto ad Abidjan, in Costa d\u2019Avorio. La sua propriet\u00e0 di linguaggio, e la cura con cui cadenza le parole, farebbero invidia a molti ragazzi nati e cresciuti in Italia; ma anche caratterialmente, a chiacchierare del suo passato, presente e futuro, tra sogni nel cassetto e aneddoti curiosi, emerge il profilo di un ragazzo posato e con i piedi per terra.<\/p>\n\n\n\n

Ovvero l\u2019opposto di ci\u00f2 che \u00e8 sul parquet. Eh s\u00ec, perch\u00e9 stiamo parlando di Kam Kader, membro di spicco degli ormai famosi Da Move<\/a>, uno che sul campo da basket passa quasi pi\u00f9 tempo in volo che con i piedi ancorati a terra, capace com\u2019\u00e8 di esaltare le folle con le sue irripetibili acrobazie. 27 anni, 191 cm di altezza e ben 110 di elevazione, negli ultimi quattro anni Kam ha partecipato ad oltre 180 show in tutta Europa e fatto incetta di premi a tutte le latitudini.<\/p>\n\n\n\n

Ma chi \u00e8 davvero Kader Kam?<\/p>\n\n\n\n

Sono nato in Costa d\u2019Avorio e nel 2002 ho raggiunto mia madre in Italia. Avevo 15 anni e ovvie difficolt\u00e0 con la lingua, ma dall\u2019Africa mi sono portato dietro l\u2019amore per la palla a spicchi, scoperto poco prima di emigrare. Nel cambiamento \u00e8 stata una delle cose a cui mi sono aggrappato, nel periodo in cui ero solo era l\u2019unico sfogo.
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Ma veniamo al basket: le tue sono doti genetiche o c’\u00e8 tanto lavoro e sudore alle spalle?<\/p>\n\n\n\n

A pensarci mi viene da ridere, perch\u00e9 c\u2019\u00e8 una storia buffa al riguardo: da piccolo ero molto vivace, ma i miei genitori non mi hanno mai messo le mani addosso. Per\u00f2 c\u2019erano delle punizioni. Quella che mi infliggeva mio padre, una specie di squat tenendomi per le orecchie, si \u00e8 poi rivelata molto utile per le mie doti atletiche. Se le ho raffinate con il tempo? In realt\u00e0 non ne avevo mai preso consapevolezza. Semplicemente in campo, partendo con limiti tecnici rispetto a ragazzi che avevano iniziato a giocare molto prima di me, compensavo con la corsa, il salto, la difesa. Quindi ho cercato di migliorare e lavorare sia dal punto di vista tecnico, ma anche dove potenzialmente sembravo dotato. Perch\u00e9 senza allenamento non si va da nessuna parte.<\/em><\/p><\/blockquote>\n\n\n\n

Quali sono le esperienze pi\u00f9 belle che questo sport ti ha regalato?<\/p>\n\n\n\n

La recente esperienza in Vaticano \u00e8 stata una delle pi\u00f9 emozionanti che io abbia vissuto con la crew, ma anche una delle pi\u00f9 belle della mia vita, per la manifestazione in s\u00e9 e per la vicinanza del Papa e la sua semplicit\u00e0. In questi anni abbiamo avuto modo di partecipare ai maggiori eventi cestistici sia in Italia sia all\u2019estero: ricordo Bucarest, quando ci siamo esibiti in occasione di un prestigioso torneo in diretta nazionale, ma anche una gara delle schiacciate in Lettonia, mentre in Italia abbiamo accompagnato i tour firmati NBA. E poi la gara delle schiacciate della serie A Beko…straordinaria vittoria!<\/em><\/p><\/blockquote>\n\n\n\n

Veniamo a noi: come hai conosciuto le nostre solette?<\/p>\n\n\n\n

Era un po’ che nell’ambiente e con i ragazzi della mia crew ne sentivo parlare veramente bene.  Sinceramente non cercavo qualcosa per migliorare la reattivit\u00e0 (e ci credo Kam ndr) ma volevo un prodotto ortopedico perch\u00e9 purtroppo nell’ultimo anno ho avuto seri problemi alle articolazioni che mi hanno fatto saltare diverse gare importanti. Sai non \u00e8 bello dover rinunciare a degli appuntamenti internazionali, oltretutto se lo fai anche come lavoro. Le mie solette ortopediche non mi avevano certamente aiutato e ho voluto dare una chance alle vostre Ares.<\/em><\/em><\/p><\/blockquote>\n\n\n\n

Com’\u00e8 andata?<\/p>\n\n\n\n

Guarda, mi avevano detto che avrei dovuto fare una settimana almeno di adattamento. Io nel dubbio le ho messe nelle scarpe e mi \u00e8 sembrato subito di camminare su un materasso da quanto ammortizzavano. Nonostante questo, erano allo stesso tempo molto reattive. Mai provata una sensazione del genere. Ho fatto anche qualche salto e ad ogni “atterraggio” non sentivo pi\u00f9 quel fastidio al tendine rotuleo che mi portavo dietro da mesi e mesi. Ho quindi deciso che non le avrei pi\u00f9 tolte e avrei buttato il mio vecchio plantare ortopedico (ride).<\/em><\/p><\/blockquote>\n\n\n\n

E poi?<\/p>\n\n\n\n

I giorni seguenti ho provato a spingere un po’ di pi\u00f9 con qualche sessione di schiacciate. Sempre meglio. Sicuramente ho guadagnato diversi centimetri di elevazione, non saprei dirti quanti, ma alcune schiacciate che mi sembravano toste le ho cominciate a fare con estrema facilit\u00e0. L’altra cosa che ho notato \u00e8 che dopo allenamento non avevo pi\u00f9 tutti i dolori che mi hanno sempre afflitto. Mal di schiena, male ai piedi, male alle ginocchia… spariti. Questo mi ha permesso anche di cominciare ad allenarmi pi\u00f9 spesso, cosa che mi ha portato a migliorare davvero tanto in poco tempo. Ho cominciato anche un percorso di allenamento con i pesi, cosa impensabile prima. Fascite plantare andata e infiammazione al tendine rotuleo anche. Cos’altro dire? Sono nella forma migliore della mia vita!
Ho fatto tutte le gare in programma fino ad ora, vincendo molti premi importanti. Come ti ho detto nel video, le uso anche per camminare in citt\u00e0…non me le tolgo pi\u00f9 dai piedi!<\/em><\/p><\/blockquote>\n\n\n\n

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