{"id":155,"date":"2018-09-12T15:34:33","date_gmt":"2018-09-12T13:34:33","guid":{"rendered":"https:\/\/www.project-ares.com\/?p=155"},"modified":"2020-08-21T12:17:19","modified_gmt":"2020-08-21T10:17:19","slug":"david-di-segni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.project-ares.com\/blogs\/testimonials\/david-di-segni\/","title":{"rendered":"David Di Segni"},"content":{"rendered":"\n
Le nostre Ares non migliorano solo le prestazioni sportive, ma riducono anche il rischio di infortuni e proteggono le articolazioni migliorando l\u2019ammortizzazione. Questo \u00e8 quanto viene testato nelle prove di David Di Segni, fisioterapista di Roma presso Mdm Fisioterapia. David ha effettuato 3 tipologie di test differenti: il primo su se stesso utilizzando le Ares durante il normale corso della giornata apprezzando l\u2019ammortizzazione e una minor stanchezza generale. Le prove hanno poi visto un paziente operato di frattura di piatto tibiale che lamentava ancora forti dolori al ginocchio durante la corsa e un runner di 65 anni con uno strappo del muscolo semimembranoso con lesione di 5 cm. In entrambi i casi i risultati sono stati impressionanti e le Ares One \u00absu atleti infortunati possono essere davvero un valido aiuto al recupero del gesto atletico, o comunque un valido supporto per controllare la sintomatologia non solo del piede, ma anche di articolazioni superiori, come ginocchio e anca\u2026\u00bb. Come osservato ancora da David, \u00abla sensazione di facilitazione alla corsa \u00e8 netta, e tale caratteristica \u00e8 quella che probabilmente far\u00e0 continuare ad utilizzare le solette anche dopo il periodo di recupero post infortunio, per sfruttarne i benefici in termini di performance\u00bb.<\/p>\n\n\n\n
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