I 7 segreti per correre più velocemente
(PARTE 2)

Ciao Atleta,

grazie per essere “atterrato” su questa seconda parte della guida.
Se sei arrivato fino a qui è perché NON sei come il 99% degli sportivi che pensa “o ci nasci campione o non vale neanche la pena impegnarsi più di tanto“. Tu sei diverso. E per questo ti voglio ringraziare con una seconda parte veramente incredibile e ricchissima di contenuti inediti e davvero di valore.

Qui troverai gli altri segreti che nella prima parte non ho VOLUTAMENTE inserito, perché sinceramente NON amo rivelare informazioni che hanno richiesto anni ed anni di lavoro a chi non ha nemmeno la volontà di inserire la propria e-mail. Come ti dicevo in precedenza: qui non basta leggere ma occorre METTERE IN PRATICA.

Ma non è finita qui. Voglio davvero superarmi. Oltre ai segreti, ti rivelerò un mio personale metodo per migliorare le performance della corsa anche più del 20% in maniera CONTINUATIVA. Tutto questo partendo dalla scelta delle scarpe.

Non perdiamo tempo e…LET’S GO!!!

Nella prima parte della mia guida ti ho svelato 5 segreti che molto probabilmente non conoscevi sul mondo delle scarpe da running. È importante che questi concetti ti siano chiari se vuoi capire tutta la seconda parte di questa guida e fare davvero la differenza quando corri. Eccoli qui, riassunti per te.

I primi segreti: cosa devi sapere

1) L’ammortizzazione è un concetto contrario alla reattività.
Più una scarpa è ammortizzata e più ti toglie performance.
Più una scarpa è reattiva e più sarai veloce.

2) Le persone comprano le scarpe da corsa in base alla comodità iniziale.

3) Per il motivo precedente, le aziende progettano scarpe MOLTO ammortizzate, così da essere molto comode.
Queste scarpe ovviamente RIDUCONO sensibilmente le tue prestazioni.

4) TUTTI gli attuali materiali utilizzati nelle scarpe sportive riducono le tue performance nonostante alcune aziende pubblicizzino il contrario, mentendo.

Ma è vero che NON esistono materiali che migliorano le performance?

SEGRETO #6: i materiali reattivi esistono ma nessuno ancora li usa

Come recita il titolo del sesto segreto, i materiali che aumentano le performance dell’atleta esistono ma NON sono ancora stati utilizzati nella maniera corretta (e ti spiegherò il perché). Si tratta dei materiali compositi. Un esempio? La fibra di carbonio o il kevlar. Questi materiali sono già da molto tempo impiegati nell’industria aerospaziale ed automobilistica d’élite, per via delle loro incredibili caratteristiche.

Perché i materiali compositi sono ottimi nelle scarpe?

I materiali compositi sono resistenti (con il kevlar ci costruiscono i giubbotti antiproiettile) ed hanno un ritorno elastico incredibilmente elevato rispetto a TUTTI i materiali che sono attualmente presenti nelle scarpe sportive. Questo significa che possono aiutarti a RIUTILIZZARE l’energia che ad ogni passo altrimenti PERDERESTI. Sarebbe come avere il turbo su una macchina da corsa. Non male, eh?

Perché nessuno ancora li ha usati?

Perché progettare un’intersuola (il cuore della scarpa) COMPLETA in materiale composito richiede uno sforzo incredibile. Ad esempio, pensa se il numero di fogli di carbonio utilizzati e la quantità di resina fossero eccessivi: impiegheresti più energia a piegare la scarpa di quanta ne guadagneresti dall’utilizzo di un sistema del genere. Servono centinaia e centinaia di test, prima in laboratorio e poi sul campo.

Guarda ad esempio questa scarpa lanciata da Nike nel 2014. È stata specificatamente studiata per aumentare la velocità della corsa nel football americano. Se vai sul sito, troverai due cose fondamentali, che ti cito (traducendotele dall’inglese):

“Abbiamo inserito una lastra a lunghezza intera (per tutta la scarpa) in fibra di carbonio che migliora il ritorno di energia (il ritorno elastico) e offre una propulsione in tutte le direzioni.”

“20 anni di informazioni (e studi) sugli atleti…rappresentano un balzo gigante nell’innovazione delle performance.”

È la prima calzatura con un’intersuola del genere. Attenzione: tutto questo lo dicono loro sul loro sito, non io. Uno dei più grandi produttori di calzature sportive al mondo costruisce un paio di scarpe specifiche per aumentare la velocità di atleti professionisti di altissimo livello e mette nell’intersuola un foglio di carbonio PER TUTTA LA LUNGHEZZA DELLA SCARPA.

E funzionano? Certo che funzionano! Ci mancherebbe! Ovviamente si poteva fare di più. Pensa che è stato usato solo un foglio di fibra di carbonio. In pratica, pur avendo impiegato la soluzione più semplice, hanno creato una scarpa che sicuramente migliora le performance.
 

“La fibra di carbonio può aiutarti a RIUTILIZZARE l’energia che ad ogni passo altrimenti PERDERESTI. Sarebbe come avere il turbo su una macchina da corsa.”

SEGRETO #7: Per migliorare le prestazioni serve un’intersuola COMPLETA in fibra di carbonio 

Nel segreto precedente ti avevo già accennato questa importantissima informazione. NON basta avere la fibra di carbonio nella scarpa. Serve un’intersuola completa che parte dal tallone ed arriva fino alle dita dei piedi.

Lunghezze inferiori non sono sufficienti a trasferire l’energia cinetica della falcata verso la fase finale di impulso. Questo significa che un’intersuola in fibra di carbonio più corta NON ti aiuterebbe a riutilizzare la tua energia e NON andresti più forte.

Questo è l’unico modo. Il resto sono operazioni di marketing. Inoltre il numero di strati di fibra di carbonio deve essere appositamente studiato e bilanciato (anche nella forma).

Il rischio non è solo quello di non migliorare in velocità, ma anche di PEGGIORARE.

Ora ti prego di guardare cosa fanno le aziende di scarpe sportive con attenzione.

Adesso ti darò l’ultima prova, così da convincerti definitivamente quanto queste aziende, tramite le pubblicità ti abbiano preso in giro fino a questo momento.

Siccome da un po’ di tempo si sa nell’ambiente che la fibra di carbonio sarebbe un materiale incredibile per realizzare calzature sportive, allora molti brand si sono inventati due mosse speciali di marketing:
 

1) usano della cosiddetta “gomma al carbonio” (che altro non è che una gomma con particelle di carbonio)

Nota bene: la fibra di carbonio e la gomma al carbonio sono diversi come l’oro e l’ottone. A partire dal fatto che la fibra di carbonio è un TESSUTO!
Cosa capisce l’utente medio? “C’è del carbonio, allora saranno sicuramente tecnologiche” …ma è assolutamente sbagliato!

Guarda ad esempio l’immagine qui sotto: un grosso brand (da cui ho preso l’immagine) ha fatto proprio quello che ho detto!

2) usano dei PEZZI di fibra di carbonio nell’intersuola.

Visto che creare un’intersuola completa è costoso e problematico, come ti ho detto in precedenza, l’idea è la seguente:

“mettiamo dei piccoli pezzi di fibra di carbonio nell’intersuola, così facendo possiamo dire che la scarpa è tecnologicamente avanzata.”

Solitamente si tratta di mini fogli della lunghezza inferiore al cm. Qualche brand innovativo si è anche spinto più avanti, inserendone diversi (come nella foto). Il problema di questa soluzione è che il guadagno è minimo. E viene fatto solo ed esclusivamente per una questione di marketing.

Ogni volta che senti parlare di una nuova tecnologia reattiva per le scarpe sportive, presta MOLTA attenzione ai materiali.

Ricordati che i derivati della gomma o anche i materiali poliuretanici non sono adatti per migliorare la reattività e se lo fanno è per incrementi percentuali veramente piccoli. Solo un’intersuola completa in fibra di carbonio può migliorare il ritorno elastico della scarpa e aumentare sensibilmente le tue performance.

Perché so tutte queste cose?

Ho scoperto l’importanza che poteva avere la fibra del carbonio nello sport circa 6 anni fa, durante dei test in università. Nell’esatto momento in cui ho capito la differenza che questo materiale poteva fare in campo sportivo, mi sono immediatamente attivato. Era assolutamente stupido lasciare che una innovazione del genere rimanesse nel dimenticatoio: poteva cambiare la vita di tantissimi sportivi.

Non era solo un discorso di battere nuovi record. Ho pensato anche a quanta fatica ognuno di noi mette negli allenamenti ed in quello che fa. Pensare che delle scarpe progettate male, potessero ridurre enormemente le prestazioni delle persone, mi mandava letteralmente in bestia.

Pensai: “facciamolo almeno per gli sportivi, per chi si allena ogni giorno, per chi fa sacrifici…queste persone devono avere qualcosa che li faccia migliorare e non peggiorare!!!”. Avevo un fuoco dentro.

Grazie alla partnership con una delle più importanti aziende italiane del settore dei materiali compositi, abbiamo cominciato a fare centinaia di test. Siamo partiti con l’idea di una calzatura specifica per la pallacanestro. In pratica volevamo creare delle scarpe per saltare più in alto.  L’unica scarpa che in quel momento prometteva miglioramenti del genere, aveva un’intersuola fatta con derivati della gomma.
 

Se hai seguito la mia guida fino a questo momento, saprai già quanto sia inutile (oltre che controproducente) una cosa del genere. Quindi sapevamo che la nostra tecnologia era anni luce avanti a quello che c’era sul mercato. Nota bene: quell’azienda non vende più scarpe per migliorare le prestazioni. Strano, vero? 

Comunque dopo le prime iterazioni progettuali, i guadagni in centimetri cominciarono ad essere consistenti e qualche tester si lasciò scappare la notizia. Così ci trovammo decine di persone che praticavano diversi sport che volevano insistentemente provare le nostre scarpe…e come dargli torto?

La cosa più interessante avvenne quando arrivarono anche dei runner e qualche ragazzo che praticava atletica leggera. Il prototipo delle nostre scarpe faceva migliorare gli atleti anche in velocità. Ed i guadagni erano sbalorditivi.

Dopo mesi e mesi di lavoro e di fatica, eravamo riusciti davvero a creare qualcosa che aiutava le persone a migliorare. E più vedevo la loro felicità e più capivo che stavamo facendo davvero qualcosa di straordinario. In quel momento però abbiamo fatto la scelta più importante. 

Da una parte potevamo proseguire e realizzare scarpe specifiche per ogni sport. Dall’altra potevamo concentrarci su quello che rendeva quelle scarpe così eccezionali: l’intersuola in fibra di carbonio. Alla fine, abbiamo deciso di “spostare” la nostra straordinaria tecnologia sulla soletta. In questo modo potevamo garantire i guadagni che avevamo registrato su OGNI tipo di scarpa.

E così è nata ARES ONE: la prima soletta completamente realizzata in fibra di carbonio. L’unica soletta al mondo progettata per migliorare le prestazioni. Dopo 6 anni di intensissimo lavoro, avevamo finalmente una “intersuola mobile” completa in carbonio, che poteva essere spostata su OGNI scarpa. Potevamo aumentare le performance di ogni atleta, riutilizzando l’energia cinetica delle loro falcate.

Pensa che dopo solo 10 giorni dal lancio, fui contattato personalmente dal Sindaco di Cesena (runner amatoriale) che ne aveva già sentito parlare. Voleva assolutamente provarne un paio! Questo è il suo feedback dopo un mesetto di test, utilizzando la versione LIGHT (meno performante rispetto alle ONE).

Ha tolto fino a 10s/km su un percorso che fa quotidianamente. Straordinario vero?

Ed inevitabilmente finimmo su tutti i giornali in prima pagina…

IMPORTANTE

Ti ho fatto vedere tutto questo SOLO per mostrarti:

– Che so molto bene di cosa sto parlando
– Quanta differenza possono fare certi accorgimenti nella tua vita sportiva
– Quanta energia disperdi nelle scarpe che usi mentre corri a causa delle tecnologie ammortizzanti presenti nelle calzature

Ma soprattutto per dimostrarti che dico cose VERE e VERIFICABILI.

NON mi interessa parlarti ulteriormente delle nostre solette. Questa è una guida creata per farti migliorare, NON una pagina di vendita. Se sei comunque interessato ad altre informazioni sulle nostre ARES ONE, puoi cliccare sul pulsante qui sotto.

Arriviamo alla domanda chiave, che sicuramente ti sarai fatto leggendo questa guida.

<<Quindi Luca, che scarpe devo comprare per andare più forte, se TUTTE riducono le mie prestazioni?>>

È vero: TUTTE le calzature sportive riducono le prestazioni, ma non tutte nella stessa maniera. Ci sono scarpe che AMMAZZANO le tue performance, ce ne sono alcune che invece le riducono solo leggermente. 

Ti mostrerò come scegliere la scarpa giusta, ma seguimi un secondo in questo ragionamento. Ti voglio mostrare una variabile importantissima che ancora non abbiamo considerato: IL PESO.

Pensa che ogni 100gr aggiunti alle scarpe spendi l’1% in più di energia. Cosa significa in termini di tempi e velocità? Ogni 100gr in meno riduci il tempo della maratona di 3 minuti. Per fare un paragone, usare l’EPO (Eritropoietina), che è una sostanza dopante, ti porterebbe miglioramenti di prestazione di poco sopra i 3 minuti. Interessante vero?

Ora, prima che tu possa scappare a comprare il paio di scarpe più leggere che esistano, devi sapere che c’è un “MA” grosso come una casa. Ridurre il peso delle scarpe fa migliorare le prestazioni MA fino ad un certo punto.

Guida – PARTE 3

Nella prossima parte della guida ti parlerò di un METODO incredibile per SCEGLIERE le scarpe in modo che possano toglierti fino a 30s/km. Ma non solo. Grazie a questo metodo puoi RIDURRE drasticamente le probabilità di infortunarti.

Ti manderò il link della terza parte della guida via mail.
Per cambiare finalmente la tua vita sportiva, non devi fare altro che aprire l’e-mail, leggerla e mettere in pratica tutti i miei consigli.