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La scarpa dei miracoli

Chi non si ricorda il tentativo di Nike di battere il “muro” delle 2 ore in Maratona?

Impossibile non avere seguito col fiato sospeso quell'impresa non riuscita per soli 25 secondi.

Inevitabilmente l'occhio cascò su un tipo di scarpa mai vista, forse brutta a prima vista, per la sua strana forma. Poi le prime recensioni, il lancio sul mercato con una versione più “umana” sia dal lato economico che da quello prestazionale, fino ad arrivare alla nuova versione, tanto attesa e tanto difficile da acquistare.

Nike Zoom Vaporfly 4%
Particolarità della scarpa

L'aggiornamento rispetto al primo modello di Vaporfly 4% consiste sostanzialmente nell'aggiunta di una tomaia di Flyknit, un tessuto brevettato da Nike formato da una rete di fibre molto resistenti che si adattano alla forma del piede. Un tessuto molto comodo, traspirante e leggero. Il tutto si traduce in maggiore comodità di utilizzo.

La suola è rimasta la stessa del modello precedente, sempre con la schiuma ZoomX ed il piatto in carbonio nell'intersuola per aumentarne la reattività.

Nike Zoom Vaporfly 4%
Caratteristiche tecniche

Indicate dalla casa madre Nike

Peso: 184 grammi (misura da uomo 45)
Drop: 10 mm
Altezza suola: 37,5 mm tallone e 27,5 mm nell’avampiede
Calzata: comoda

Riscontrate

Peso: 200/203 grammi per il  numero 44EU
Drop: 10 mm
Altezza suola: 37,5 mm tallone e 27,5 mm nell’avampiede
Calzata: comoda in questa versione con il tessuto Flyknit (meno comoda nella versione precedente)

Tipologia di utilizzo consigliato: 10km, Mezza Maratona, Maratona

Spazio tallone: medio

Spazio mesopiede: medio

Spazio dita: comodo

Arco plantare: medio

Nike Zoom Vaporfly 4%
Utilizzo

Esperienza durante l'uso

La calzata è molto comoda già dal primo utilizzo, il tessuto Flyknit fa il suo giusto lavoro dandoti l'impressione di adattarsi perfettamente alla forma del tuo piede. Già dai primi passi si percepisce la morbidezza della schiuma ZoomX ma anche la forte spinta data dalla lastra in carbonio. Proprio questa combinazione crea comodità e velocità, aspetti molto importanti in una scarpa prettamente da gara.

Non solo aspetti positivi però per questa piccola “Ferrari” ai piedi.

Durata

La durata è veramente limitata, io ho iniziato a sentire un cambio di reattività già dai 170km. Naturalmente continuerò ad usarle fino a che non saranno totalmente usurate, almeno per ammortizzare il grande costo di 252€, unica possibilità di acquisto dato che non esistono (almeno per ora) promozioni o sconti.

Allacciatura

Allacciatura non proprio perfetta, bisogna stare attenti a non stringerle troppo: si rischia di sentire fastidio durante la corsa per una mancata protezione del collo del piede.
Consiglio di usarle con una calza non troppo bassa, lo sfregamento sulla zona del tendine d'Achille può creare qualche fastidiosa irritazione.

Uso ideale e come alternare la calzatura

Io personalmente uso le Nike Zoom Vaporfly 4% per i lavori specifici sia in pista di atletica che in strada e per le gare veloci, dal 10k fino alla Maratona.
Per tutti gli altri allenamenti le alterno con le EpicReact sempre Nike oppure con le ZoomFly SP, simili per tanti aspetti ma più economiche.

Nike Zoom Vaporfly 4% - differenze
In questa foto potete vedere la differenza della tomaia della prima versione di Vaporfly rispetto alla versione Flyknit

Nike Zoom Vaporfly 4%
Conclusioni

La considero una scarpa alla portata di tanti, naturalmente si apprezza maggiormente con tempi inferiori ai 4:00 al km. Non si parla certamente di qualcosa che possa farci correre a velocità impossibili, i veri miracoli in realtà sono ben altri.

È probabilmente una scarpa che aiuta a tirare fuori il meglio di noi, facendoci disperdere meno energia per strada.

Non consideratela una scarpa che, dopo averci corso, si possa usare come sneaker da passeggio: l'inserto in carbonio, con la sua strana forma a “cucchiaio”, non permette una camminata comoda.

Ammetto che usandole dopo aver visto l'ultima Maratona di New York, dove i migliori le indossavano, mi sentivo un po' parte del Running di alta classe. Mi sono anche io immaginato mentre tagliavo traguardi prestigiosi facendo tempi inimmaginabili.

In realtà, nella mia ultima gara non ho corso a 3:00 al km, ho solo migliorato di qualche secondo, forse per le scarpe o forse per un migliore allenamento.

Buone corse a tutti voi.