Ho pensato potesse essere interessante e allo stesso tempo utile approfondire la conoscenza del mondo del running da un altro punto di vista: quello dei più importanti influencer.

Avrete sicuramente sentito parlare di Andrea Gornati, Personal Trainer e Istruttore Fidal, Running coach e ideatore del Running4you Program. Andiamo a conoscerlo meglio!

Ciao Andrea e grazie per aver scelto di partecipare alla nostra prima “puntata” di questo speciale sugli influencer italiani del mondo della corsa.

Per iniziare: cos’è la corsa per Andrea Gornati?

La Corsa è certamente una mia grande passione, e da qualche anno è anche diventata il mio lavoro, ma la mia vita è fatta di moltissime altre cose. Sono ideatore del Running4you Program, un programma d’allenamento personalizzato rivolto a tutte quelle persone che desiderano migliorare le proprie performance sportive e/o che desiderano iniziare a correre. Offro un servizio di Personal Trainer on-line / off-line e di consulenza per il running.

Da dove è nata la tua passione per la corsa?

Ho sempre considerato l’atletica come lo Sport per eccellenza, dove i limiti umani vengono ogni volta sfidati e superati. Da giovane correvo, mi piaceva moltissimo, ma arrivato alla pubertà i miei interessi cambiarono radicalmente…
Ho ricominciato a correre dopo i 30 anni, con il solo scopo di rimettermi in forma (ero un vitello).


Come è nato Running4you?
Nel 2010, a 38 anni, riuscii a correre la maratona in 2h39′ e lo stesso anno diventai anche tecnico Fidal. Allenavo amici e amici di amici (gratis) e fu allora che decisi che era arrivato il momento per fare il salto e di far diventare una grande passione un lavoro. Come tecnico sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti dai miei atleti, il titolo più prestigioso fu senz’altro quello conseguito da Claudia Gelsomino che, sotto la mia guida, nel 2014 si laureò, a Milano, campionessa Italiana di Maratona. Qualche giorno fa un’altra mia atleta, Cristina Gogna, è arrivata 5^ nella maratona dei XXIII Deaflympics (Giochi olimpici silenziosi). Un’altra bella soddisfazione!


Chi secondo te, ha più bisogno del tuo “aiuto”?
Tutti! (scherzo): Personalmente ritengo che ogni podista meriti di essere seguito con la massima attenzione e professionalità, indipendentemente dal suo livello atletico. L’allenatore, o il running-coach, non dev’essere solo una figura che provvede ad elaborare un piano d’allenamento, sarebbe un grave errore pensarla così. 
Un coach deve essere in grado di combinare qualità tecniche e comunicative e ha il dovere di ascoltare, capire e all’occorrenza motivare il proprio atleta, portandolo ad una sempre maggiore capacità di autogestione fatta di certezze e autostima.

Cosa consiglieresti a chi sta per muovere i primi passi in questo mondo?
Cautela, un passo alla volta, non tutto subito! Oggi troppa gente inizia a correre a 40 anni (e più) partendo subito con la maratona (o il Passatore!!!), e poi iniziano i problemi, anche seri purtroppo. Bisogna dar tempo a tendini, muscoli ed articolazioni di adattarsi alle sollecitazioni e prima di iniziare a correre ricordo che è di fondamentale importante sottoporsi ad una visita medica approfondita. Vi mettereste mai in viaggio con la vostra auto per andare da Milano a Palermo senza aver fatto prima controllare che motore, freni e gomme siano ok?


Qual è la cosa che odi di più nel mondo del running?
Tutti quelli che si credono gli unici depositari della verità, quelli che da tempo hanno smesso di confrontarsi e rifiutano a priori di aggiornarsi. Ogni anno ci sono novità e cose nuove, da fare e da dire. Il mondo del running corre veloce ed è in costante crescita ed evoluzione. Chi non si aggiorna, perché crede di sapere già tutto, è in realtà l’analfabeta del terzo millennio.

Quali sono le scarpe da running che ami di più? Perché?
Quelle che mi regalano (scherzo!). Non ho voluto più sponsor per avere maggiore libertà di scelta anche nelle calzature. In questo momento utilizzo le Saucony Jazz per i Lunghi e le Adidas Boston per i lavori più brillanti. Domani chissà…

Quali sono i tuoi prossimi impegni?
Per le Gare devo sentire Lorenza (la mia compagna) che è molto più forte di me (2h57 in maratona in costante miglioramento). Professionalmente ho invece alle porte il Running Stage di Livigno (dal 21 al 27 agosto), che so già mi darà tanta soddisfazione. Saremo davvero in tanti, avrò il mio bel da fare, ma non vedo l’ora di partire per Livigno.

Ringrazio Andrea a nome di tutto il team di Ares, augurandogli un futuro pieno di soddisfazioni!